Uno dei motivi per cui Vampiri La Masquerade è un gioco così noto e popolare è anche per la sua capacità di aver alimentato negli anni una grande sottocultura LARP (Live Action Roleplaying, gioco di ruolo dal vivo).
Alla Lokendil, siamo grandi appassionati di LARP in generale, e di LARP di Vampiri in particolare: in questo articolo, condivideremo con voi alcune delle nostre esperienze con le meccaniche, e il tipo di gioco che sostengono meglio.

I sistemi per giocare LARP a Vampiri
Quali sistemi esistono per risolvere le meccaniche nei LARP ?
I più diffusi sono la morra (sì, proprio quella con sasso carta e forbice!), le carte, i dadi e lo stile Nordic LARP.
La morra è il sistema più semplice da usare sul momento, ma richiede una traduzione delle regole pensata ad hoc e risulta di facile “hacking” per così dire. Inoltre, se pensate di avere molte scene di combattimento, probabilmente appesantirà la risoluzione.

Le carte, che siano carte da gioco o tarocchi, sono indubbiamente molto suggestive da usare e hanno il vantaggio di avere sistemi con maggiore variabilità di risultati: la stessa edizione Requiem ne prevedeva l’utilizzo per il suo sistema LARP.
Usando i dadi, si può addirittura mantenere il sistema da tavolo, ma interrompere le scene per tirare dadi e calcolare il risultato non rende al massimo l’esperienza di gioco live.
infine si può giocare con uno stile totalmente narrativo e quindi privo di meccaniche stringenti, ma molto più caratterizzato dall’integrazione con l’interpretazione e il gioco stesso.
questo stile estremamente narrativo è parte integrante dello stile Nordic Larp, lo stesso che vedremo in War of Ages (manuale in uscita per By Night Studios, che porta i LARP nel mondo di Vampiri La Masquerade V5).

Qual è il sistema migliore per un LARP?
La morra e i dadi appartengono ad uno stile di gioco tradizionale, che richiede fiducia nei giocatori e fra i giocatori, non sono molto versatili e richiedono attenzione nella fase di adattamento del sistema: possono essere macchinosi in momenti più turbolenti o frenetici, ma se ci tieni a un’esperienza di gioco con un piglio più strategico, ti consigliamo queste opzioni.
Le carte sono un buon compromesso, spezzano comunque i momenti di gioco, ma sono meno fastidiose da tollerare. Richiedono ovviamente anch’esse una rilettura del sistema, ma se cerchi una via di mezzo fra strategia e narrazione e vuoi un controllo maggiore nel loro utilizzo, ti consigliamo questo sistema.
La semplice narrazione come nello stile Nordic, si presta in occasioni con storie più strutturate e con giocatori più esperti, dona un’esperienza di gioco totalmente immersiva a discapito della strategia ludica. E’ uno stile che può dare molto, ma può risultare frustrante per alcuni giocatori: ve lo consigliamo se volete lasciare totale spazio alla storia e all’interpretazione.
Un esempio di questo stile era “Convention of Thohttps://nordiclarp.org/2016/12/06/white-wolfs-convention-of-thorns/rns“, un mega-LARP a alto budget che si teneva in Polonia.

Che sistema LARP usate nei vostri eventi?
Per i nostri LARP, abbiamo scelto le carte!
i nostri giocatori sono abituati a sistemi che includono una certa dose di strategia ludica, dove è possibile considerare non solo l’interpretazione di ciascun giocatore e il movimento della storia ma anche l’aleatorietà dell’estrazione e le reazioni agli infortuni del caso.

Secondo la nostra esperienza, questo tipo di punto di incontro fra i sistemi, con il giusto apparato regolistico, regala uno stile di gioco che più assomiglia all’esperienza da tavolo e che quindi è capace di mettere sullo stesso piano sia giocatori alle prime armi che quelli più esperti.
Ci piace l’idea che una piccola dose di fortuna o sfortuna, possa essere un input per la risoluzione o la creazione di momenti di gioco interessanti che altrimenti andrebbero persi.
A chi volesse intraprendere questa strada, proprio come abbiamo fatto noi, consigliamo di adoperare il sistema v5 come base, snellendolo dove necessario.

Autrice: Serena Fioretti
